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Turismo accessibile

Il turismo accessibile, o “turismo per tutti”, è il sistema integrato di offerta, strutture e servizi che consente ai clienti con disabilità di scegliere la destinazione di vacanza e di fruirne senza ostacoli né difficoltà, in condizioni di comfort, autonomia e sicurezza. Il mercato è molto ampio, perché comprende diverse tipologie di bisogni, includendo persone con disabilità motoria, sensoriale, cognitiva, ma anche persone con allergie o intolleranze alimentari e/o ambientali, fino a turisti che hanno difficoltà a camminare a lungo per età o per patologie temporanee, senza dimenticare le famiglie con bambini e/o mamme in dolce attesa. Ma tutti possono trarre beneficio da una migliore accessibilità, dai turisti agli abitanti dei luoghi a vocazione turistica. Secondo la definizione della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità, ratificata da parte del Parlamento Italiano con la legge n.18 del 3 marzo 2009, l’accessibilità è un prerequisito del diritto delle persone con disabilità a vivere, muoversi e partecipare in maniera autonoma e completa, rispetto a tutti gli ambiti della vita. L’art. 30 della Convenzione impegna gli stati aderenti a garantire l’accessibilità sia ai luoghi che ospitano attività turistiche sia ai servizi forniti. L’accessibilità è quindi non più la semplice violazione di una norma, ma la scelta di dare priorità alla persona e alla qualità dell’offerta e dei territori ospitanti, per riconoscere pienamente il diritto umano dell’autonomia dell’individuo.

Le Regioni Turismo Accessibile in Italia

Italia “paese ospitale”, l’assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali, come condizione indispensabile per consentire la fruizione del patrimonio turistico italiano. Il progetto Opentorism unisce tredici regioni del Bel Paese per promuovere i territori, le risorse e fornire indicazioni sull’accessibilità delle strutture e dei servizi turistici.


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